Fuchs, MarinoMarinoFuchs0000-0002-3595-14772024-10-092024-10-092021https://boris-portal.unibe.ch/handle/20.500.12422/69704Quando «il tempo si fa breve» si riflette sui gesti che altri prima di noi hanno fatto per esorcizzare la morte. Così, nell’opera di Enzo Pelli, l’abitudine della madre di conservare le foto di famiglia si rispecchia nelle poesie e nei lavori pittorici della prima sezione, intitolata L’album rosso, qui alternati nel tentativo di dilatare l’esperienza attraverso il segno. Il suo gesto si oppone al «tempo breve» che è anche quello di una modernità abituata a cancellare la memoria di esperienze effimere, come il consumo pervasivo di immagini e video attraverso la tecnologia. Così, la siepe piantata dall’avo Vittore nella vecchia casa di famiglia diventa un simbolo di protezione dall’esterno (e dalla Storia) anacronistico rispetto agli schermi della modernità dietro i quali il nucleo familiare si nasconde in una tranquillizzante quotidianità.itpoesialetteratura della Svizzera italianaletteratura italianalirica800 - Literature, rhetoric & criticism::850 - Italian, Romanian & related literatures400 - Language::450 - Italian, Romanian & related languagesRecensione a "Il tempo breve" di Enzo Pelliarticle10.48350/168655